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#thelma_winery

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Le vie di Bucovaz

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  • Aequilibria è un blend di uve bianche autoctone che variano in percentuale di anno in anno, perché si esprimano al meglio, anche a seconda dell’andamento della stagione. È il vino che per eccellenza rappresenta ciò che in un viaggio non puoi mai dimenticare: le tue radici. Il tuo punto di partenza e quello di ritorno. Il solo luogo nel mondo che chiami casa.

     

    È il nuovo equilibrio nato come sintesi delle altre tre esperienze.

     

    Utilizza un calice ampio, servilo a 12°.

    Il suo colore è giallo dorato. Nel bicchiere conduce un movimento quasi oleoso.

    Appena stappato dà di scorza d’arancia, banana, ananas. Poi il naso si fa soffice con lavanda, mandarino, vaniglia e burro fuso.

    Entra con delicatezza al palato, ricordando il latte di soia, e libera un finale morbido e salato, che richiama il cioccolato di Modica alla vaniglia.

     

    Abbinalo alle consapevolezze, a una grata solitudine mentre scende il sole e ripensi a quel viaggio, a quella persona, a quel momento che rimarrà sempre dentro di te.

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  • Dal latino muoversi, Moveri è una Malvasia che rappresenta la partenza. La felicità della scoperta, del visitare luoghi nuovi e diversi, ma anche il timore di lasciare il porto sicuro e andare verso l’ignoto, verso qualcosa che non conosciamo. Un vino di contrasti dolci, acidi, tannici e sapidi. Tutto da esplorare.

     

    Viaggia nelle sue note olfattive e gustative servendolo a 10° in un calice ampio.

    Scoprirai il suo colore giallo, dorato brillante, e il suo ondeggiare nel bicchiere con una densità sinuosa.

     

    Appena stappato sperimenterai un naso timido e discreto con note di composta di mela, pera Williams, fiori secchi e un cenno balsamico di eucalipto. Poi ti addentrerai in un giardino coi ciliegi in fiore, le piante d’agrumi come pompelmo e arancia amara, e note lontane di tabacco dolce. Lasciandolo ancora nel calice verranno fuori i profumi della torta di mele, della lavanda, di fichi secchi e mandarino.

     

    All’assaggio si rivelerà ampio, pieno; rotondo e vellutato. Si farà ricordare per una scia dolce di crema pasticcera e per il suo finale lungo e salato; lievemente tannico.

    Abbinalo con una cena tra amici o in famiglia la sera prima della partenza. Tante domande e aspettative, poche certezze. Ho preso tutto? Cosa mi aspetta? Come mi troverò là?

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  • Dal latino progredire, Progredi è una Ribolla Gialla dedicata alla sfida del viaggio. Il mettersi in gioco, fare nuove esperienze con libertà e spensieratezza. Provare, sperimentare, lasciarsi contaminare per poi tornare a casa con un modo tutto nuovo di vedere il mondo.

     

    La Ribolla gialla è l’uva eclettica. Sa adattarsi a stili di vinificazioni diversi, a paesaggi collinari e di pianura, a suoli magri e organici. Affonda le sue radici talmente in profondità nella nostra Regione, che come la fai, viene bene.

     

    La sua acidità spiccata permette di ottenere vini secchi e verticali che non si fanno spaventare dalle aromaticità del legno, come in questo caso, creando legami indissolubili e perfetti.

     

    L’1+1 che diventa 3.

     

    Mela Golden, buccia di limone secca, liquirizia e cardamomo penetrano nel naso con entusiasmo, facendo soltanto supporre un passaggio in botte.

    Entra in bocca di corsa, con energia, stuzzicando con un’acidità viva, fresca e marcata prima di lasciarti a un morbido finale quasi vanigliato.

    Il suo commensale preferito sono delle cremose scaloppine al vino bianco.

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  • Dal latino ritornare, Redire è un Friulano che rappresenta il momento del ritorno. La voglia di raccontare tutto e mostrare le foto scattate con la macchina fotografica. La consapevolezza di tornare a casa con un bagaglio di esperienze nuove, con il senso di meraviglia negli occhi e la voglia di partire ancora e ancora.

     

    Versalo in un calice stretto, a 10° di temperatura. Apprezzerai il suo colore giallo dorato e il suo muoversi nel bicchiere con elegante lentezza.

     

    Appena stappato è verde: ricorda il peperone croccante, il cetriolo e il chutney di limone.

    Dopo un po’ esplodono profumi di frutta secca, albicocca, fiammifero, latte di mandorla. Poi sentirai il rosmarino e le olive nere in salamoia.

     

    All’assaggio è un classico friulano con la sua morbidezza, sapidità e rotondità. Chiude con il gusto dolceamaro del caramello salato.

     

    Abbinalo all’aperitivo in cui racconti il tuo viaggio: descrivi i luoghi che hai visitato, le persone che hai conosciuto, com’è cambiata la vita quotidiana, le difficoltà che hai dovuto superare, gli odori che porterai con te per sempre. Il piatto che ti mancherà più di tutti.

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Simone